archivio storico comunale


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Piazzale Re Astolfo, 1
c/o Palazzo Pio
41012 Carpi (Modena)
tel. 059 649959
fax 059 649976





La storia

Il nucleo principale dei fondi dell'Archivio Storico del Comune di Carpi è costituito dalla documentazione prodotta nel corso della plurisecolare attività di amministrazione civile della Comunità locale.  Nei primi due secoli di dominio estense, la documentazione prodotta veniva abitualmente custodita presso il luogo ove si radunava il Consiglio, poi, da quando la Comunità iniziò a dare stabilità di sede ai propri uffici, in locali adeguatamente predisposti. Nel 1765 l'archivi della Comunità e l'archivio Notarile, istituito in quell'anno, erano posti nella "Casa del Pubblico" (già casa Barozzi), sotto il Portico Lungo. Sul finire del secolo XVIII, sia la residenza della Comunità sia gli archivi vennero dislocati in locali del Castello, oggi sale espositive del Museo al Deportato, e dal 1827 nella nuova sede del Municipio, il Palazzo Scacchetti, collocazione che perdurò per tutto l'Ottocento. In seguito, in un anno non precisato, l'archivio comunale fu nuovamente ricollocato nel Palazzo dei Pio e lì si trovava nel 1914, quando il Museo della città aprì al pubblico; infatti, nel discorso inaugurale, il giornalista Gino Piva sollecitava le autorità ad occuparsi quanto prima anche dell'Archivio Storico comunale, disordinato e pressoché inaccessibile agli studiosi, adeguandolo al ben ordinato Archivio Storico (termine che allora identificava gli archivi aggregati Pio di Savoia, Guaitoli e Nuovo) al quale era stata destinata una stanza all'interno del percorso museale. Nei primi anni '60 del Novecento, furono individuate come sede dell'Archivio comunale le logge del secondo ordine del Palazzo dei Pio, collocazione mantenuta ancora nel 1994, quando venne istituita la sezione separata di archivio.

In considerazione del suo ragguardevole patrimonio, l'Archivio storico di Carpi è stato dichiarato "di particolare importanza storica", ai sensi dell'art. 31 del DPR 1409/1963, con decreto del Ministero dei Beni Culturali e ambientali del 20/12/1996. Due mesi prima, il 15 ottobre 1996, una scossa di terremoto pregiudicò la staticità della Loggia di Levante, obbligando a trasferire buona parte dei materiali, condizionati in scatoloni, in un magazzino di deposito. L'evento sismico impresse un'accelerazione ai lavori per la nuova sede, individuata nell'ala denominata "ex carceri" del Palazzo dei Pio, ultimati nel novembre del 1999. Nell'aprile del 2000, si conclusero anche le operazioni di trasloco di una parte dei materiali documentari dalla vecchia alla nuova sede, inaugurata ufficialmente nel mese di ottobre. Solo nel 2003, in occasione dell'intervento definitivo di restauro e consolidamento del Palazzo dei Pio, ha avuto luogo il trasferimento della restante documentazione, conservata ancora nelle logge di settentrione e ponente, nei depositi distaccati.

(tratto da Guida all'Archivio storico del Comune di Carpi e archivi aggregati, 2013)

Normativa di riferimento:
D.P.R. 1409/1963 "Norme relative all'ordinamento e al personale degli Archivi"
D.P.R. 445/2000 "Disposizioni legislative in materia di documentazione amministrativa"
D. Lgs. 42/2004 "Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio"
L.R. 18/2000 "Norme in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali" e ss.mm.i
Direttiva regionale di approvazione degli "Standard e obiettivi di qualità per biblioteche, archivi storici e musei", approvata con Deliberazione di Giunta Regionale n. 309/2003

Ultimo aggiornamento: 02/09/2020